Nuova Riveduta:

2Cronache 16:8

Gli Etiopi e i Libi non formavano forse un grande esercito con una moltitudine immensa di carri e di cavalieri? Eppure il SIGNORE, perché tu ti eri appoggiato su di lui, li diede nelle tue mani.

C.E.I.:

2Cronache 16:8

Etiopi e Libi non costituivano forse un grande esercito, con numerosissimi carri e cavalli? Poiché ti appoggiasti al Signore, egli non li consegnò forse in tuo potere?

Nuova Diodati:

2Cronache 16:8

Non erano forse gli Etiopi e i Libici un esercito smisurato con numerosissimi carri e cavalieri? Tuttavia poiché ti eri appoggiato sull'Eterno, egli li diede nelle tue mani.

Riveduta 2020:

2Cronache 16:8

Gli Etiopi e i Libi non formavano forse un grande esercito con una moltitudine immensa di carri e di cavalieri? Eppure l'Eterno, poiché tu ti eri appoggiato su lui, li diede nelle tue mani.

La Parola è Vita:

2Cronache 16:8

Non ci sono versetti che hanno questo riferimento.

La Parola è Vita
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Riveduta:

2Cronache 16:8

Gli Etiopi ed i Libî non formavan essi un grande esercito con una moltitudine immensa di carri e di cavalieri? Eppure l'Eterno, perché tu t'eri appoggiato su lui, li diede nelle tue mani.

Ricciotti:

2Cronache 16:8

Non erano gli Etiopi e i Libii assai più forti per quadrighe e cavalleria e gran quantità di soldati? Il Signore nel quale ti sei confidato non te li diede nelle tue mani?

Tintori:

2Cronache 16:8

Gli Etiopi e i Libii non eran essi molto più numerosi per cocchi e cavalieri ed esercito immenso? Eppure il Signore, perchè tu avesti fiducia in lui, li diede nelle tue mani.

Martini:

2Cronache 16:8

Non eran eglino in molto maggior numero gli Etiopi, e que' della Libia co' loro cocchi, e soldati a cavallo, e colla loro spaventosa moltitudine? e avendo tu creduto al Signore, egli li diede nelle tue mani.

Diodati:

2Cronache 16:8

Gli Etiopi ed i Libii non erano essi un grande esercito, con grandissimo numero di carri e di cavalieri? e pure, perchè tu ti appoggiasti sopra il Signore, egli te li diede nelle mani.

Commentario abbreviato:

2Cronache 16:8

Capitolo 16

Asa cerca l'aiuto dei Siri, la sua morte

Versetti 1-14

Un profeta del Signore rimproverò apertamente e fedelmente Asa per aver stretto una lega con la Siria. Dio è dispiaciuto quando si diffida di lui e quando ci si affida a un braccio di carne più che alla sua potenza e alla sua bontà. È sciocco appoggiarsi a una canna spezzata, quando abbiamo la Roccia dei secoli su cui contare. Per convincere Asa della sua follia, il profeta mostra che lui, tra tutti gli uomini, non aveva motivo di diffidare di Dio, che gli aveva trovato un aiuto così potente. Le numerose esperienze che abbiamo avuto della bontà di Dio nei nostri confronti, aggravano la nostra sfiducia in lui. Confidiamo in Dio quando non abbiamo altro a cui affidarci, quando il bisogno ci spinge a lui; ma quando abbiamo altre cose su cui contare, siamo portati a dipendere troppo da esse. Osservate il dispiacere di Asa per questo rimprovero. Che cos'è l'uomo, quando Dio lo abbandona a se stesso! Chi ha abusato del suo potere per perseguitare il profeta di Dio, è stato lasciato a se stesso, per abusarne ulteriormente per schiacciare i suoi stessi sudditi. Due anni prima di morire, Asa era malato ai piedi. Ricorrere ai medici era un suo dovere; ma confidare in loro e aspettarsi da loro ciò che si può ottenere solo da Dio, furono il suo peccato e la sua follia. In tutti i conflitti e le sofferenze dobbiamo guardare soprattutto al nostro cuore, affinché sia perfetto nei confronti di Dio, attraverso la fede, la pazienza e l'obbedienza.

Riferimenti incrociati:

2Cronache 16:8

2Cron 12:3; 14:9-12
2Cron 12:3
2Cron 16:7; Sal 9:9,10; 37:39,40

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